La S.C., con riferimento al caso di lavoratore sanzionato disciplinarmente per essersi recato durante distinti periodi di ferie in paese tropicale, contraendo ogni volta la malaria e così prolungando per malattia l'assenza dal lavoro, nell'affermare il principio secondo cui il lavoratore è libero di decidere come e dove utilizzare il periodo di ferie, ha ritenuto che tale libertà debba essere coniugata con l'obbligo di buona fede delle parti dei contratti a prestazioni corrispettive, che impone a ciascuna parte di preservare gli interessi dell'altra parte anche a prescindere dall'esistenza di specifici obblighi giuridici, e che è violato non solo nel caso di dolo, ma anche di comportamento non improntato a diligente correttezza.