In merito alla malattia professionale contratta a causa della non adeguata informazione sui rischi connessi all'ambiente di lavoro, ove in corso di causa non risulti raggiunta la prova certa, al di la di ogni ragionevole dubbio, del nesso di causalità tra l'esposizione a fattori di rischio nell'ambiente di lavoro e la malattia da cui risulti affetto il lavoratore, porta alla pronuncia di una sentenza di assoluzione nei riguardi dell'imputato anche in considerazione dell'ulteriore circostanza per la quale, nel caso di specie, il perito rilevi l'abitualità del lavoratore al consumo di elevate dosi di tabacco, da considerarsi concausa prevalente rispetto a fattori di rischio professionale.